mercoledì 10 dicembre 2008

Occhio alla firma del contratto: agente di commercio o procacciatore d'affari?

Per la distinzione tra le figure di agente di commercio e di procacciatore d'affari bisogna aver riguardo agli elementi che qualificano il contratto di agenzia.
Si può sostanzialmente dire che un rapporto di agenzia è caratterizzato:
  1. dall'obbligazione assunta dall'agente di promuovere la conclusione di contratti;
  2. dalla stabilità dell'attività esplicata;
  3. dall'attribuzione di una zona e/o clientela e di una tipologia di prodotti;
  4. da un compenso di natura provvigionale e quindi variabile;
  5. dalla facoltà del preponente di dare istruzioni, ma di non avere un potere direttivo e/o disciplinare sull'agente e dalla conseguente autonomia di quest'ultimo nell'organizzazione della propria attività lavorativa.

Il procacciatore, invece, è un collaboratore del preponente che non è legato a quest'ultimo da un rapporto stabile. L'attività in questo caso è svolta in forma assolutamente occasionale con un corrispettivo che può essere determinato di volta in volta. Al procacciatore non è assegnata nè una zona nè una clientela determinata, nè, in sostanza, incombe su di lui alcun obbligo di svolgere quell'attività promozionale che invece abbiamo visto essere uno degli elementi qualificanti del contratto di agenzia.

Buon lavoro!

Giulia

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